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Poltergeist/Infestazioni nel Regno Unito di Giulio Caratelli
Metapsichica 1996

Summary
Poltergeist/Infestations in the United Kingdom

The article reports some recent cases of poltergeist and infestations. Grosse, investigated a case of poltergeist happened in London in 1989. He noticed some big tensions in the family, particularly between the mother and the fifteen daughter, who was identified as the focal agent of poltergeist. After two sessions of hypnotherapy with the girl, the manifestations stopped.
Haines reports a case of infestation, in 1983, with a young night watchman as witness.
The psychologist David Fontana investigated a case of infestation, from 1989 till 1991, happened in a machine-shop of South Wales.
There have been many witnesses for the manifestations. Fontana underlines how the searches led to exclude physical causes, mistaken perceptions or memory of witnesses and voluntary frauds. The absence of focal agents has been verified. For three times it has been noticed the presence of a child’s ghost.
A promising method of study of these phenomenon is finally showed. This method, originally conceived by Getrude Schmeider, was been used by a team of A.S.P.R. in a case infestation with appearance of ghosts in a building of New York sensitives felt the presence of a “spirit” and the declarations of witnesses.
 
 

Le casistiche relative agli eventi di poltergeist/infestazione  si accre-scono ogni anno di nuovi casi. Gauld e Conell hanno tabulato e analizzato, per mezzo di una raffinata metodologia statistico-informatica, ben 500 episodi (tra l'altro selezionati) avvenuti nel mondo fino al 1975. Una nostra collezione concernente il territorio italiano, frutto di una ricerca chiusa. nel 1991, comprende 248 Casi . Numerose manifestazioni vecchie e soprat-tutto nuove, sono state reperite, segnalate e studiate negli ultimi anni in ogni parte del mondo; la nostra raccolta italiana, ad esempio, è aumentata in 4 anni di circa 20 casi. I molteplici risultati degni (di interesse scientifico, incentrati sulle concordanze e tendenze evidenziate in quelle collezioni, non devono comunque passare in secondo piano l'importanza di ognuno di essi, le difficoltà che l'indagine spesso presenta e tutte le cautele indispen-sabili per una corretta acquisizione dei dati concernenti le diverse fenome-nologie.
Alcuni avvenimenti di questo tipo, indagati in modo più o meno approfondito, sono rinvenibili negli anni 1991-1992 in varie riviste inglesi del settore. Pensando alla scarsa o pressoché nulla risonanza che hanno avuto in Italia non è forse inopportuno fornire una descrizione, più estesa per il caso studialo da David Fontana, sempre consapevoli del fascino che possono esercitare i singoli fatti e le svariate circostanze nelle quali si verifi-cano. Rimanendo nel tema, termineremo illustrando una promettente metodologia «quantitativa» impostata originariamente da Gertude Schmeidler, integrata da sofisticati dispositivi e utilizzata da una, équipe dell'American Society for Psychical Research per investigare nel 1989 una «casa infestata» di New York.
In una lettura fatta il 5 giugno 1990 al College of Psychic Studies di Londra, il cui testo riveduto è stato inserito nel 1991 in Light e nella quale ha riferito inizialmente anche un episodio attinente a una «fotografia para-normale», Maurice Grosse ha descritto il caso di Enfield, con i suoi movi-menti di oggetti e la presunta levitazione della giovane Janet, poi condotta al Birkbeck College per verificare sperimentalmente la capacità di modifi-care il proprio peso corporeo, quindi il poltergeist investigato personalmente nell’agosto 1989 a Londra. In una casa abitata da madre e tre figli venivano constatati movimenti e apporti di oggetti. Grosse ha rilevato grosse tensioni nell’ambito del nucleo familiare, particolarmente tra madre e figlia quindi-cenne, subito identificata in base alle testimonianze come la «persona focale» degli inconsueti avvenimenti. Dopo due sedute di ipnoterapia, condotte dall’autore al fine di instaurare nella giovane uno stato di rilassa-mento, i vari fenomeni PK sono gradualmente cessati
Brian Haines ha fornito qualche anno fa, un resoconto inedito relativo ai  fatti che ebbero testimone Tom, studente nel 1983, il quale trascorse un breve periodo come sorvegliante notturno in una fabbrica di Harlesden che produceva componenti per computer. Ancora molto turbato, a distanza di anni dagli eventi, inizialmente attribuiti a qualche sorta di burla da parte di alter guardie, Tom ha parlato all’intervistatore delle porte di un ascensore che spesso si aprivano e chiudevano da sole, di un portacenere caduto con fracasso sul pavimento e parimenti di due statue collocate ai lati dell’ascensore, anch’esse crollate inspiegabilmente. Infine, dopo ulteriori esitazioni, di quegli incartamenti che sembravano materializzarsi in aria, come se fossero passati attraverso il soffitto, per poi cadere a terra. In una occasione il giovane, per mezzo del telefono portatile, aveva informato di quanto accaduto il suo diretto superiore, ma questi aveva replicato di non voler pubblicizzare l a questione, in quanto vi sarebbe stato discapito per il loro lavoro .
Il caso avvenuto in una officina di riparazioni meccaniche e annessa rivendita site in una località del Galles del Sud, investigato a partire dal 28 giugno 1989 dallo psicologo David Fontana e commentato accuratamente in due articoli ricchi di dettagli, riflessioni e anche alcune figure che hanno negato qualsiasi conoscenza precedente del poltergeist e della letteratura relativa, sono stati il proprietario, sua moglie, un fratello di questa con la rispettiva consorte e in misura minore alcuni lavoranti, uno dei quali era anche socio della piccola azienda. Il proprietario aveva contattato il Society’s Spontaneus Cases Officer della Society for Psychical Reasearch principalmente a causa di piccoli sassi e monete che giungevano frequen-temente, come proiettili, sia nell’officina che nell’emporio.
Nel corso delle sue indagini sul posto, lo studioso è pervenuto progressivamente a un giudizio positivo circa l’onestà e l’attendibilità dei testimoni, nessuno dei quali - tra l’altro - aveva obiettivamente qualcosa da guadagnare producendo in una improbabile maniera fraudolenta i feno-meni. Molti altri sono stati man mano riferiti a Fontana: il misterioso arrivo, nei vari locali di bulloni, tavolette di legno e posaterie, il movimento disordi-nato di utensili e attrezzi di lavoro, la loro scomparsa e ricomparsa, un persistente forte odore di bruciatura, l’esplosione di un tubo fluorescente, frequenti anomalie telefoniche, forti colpi sulle finestre del negozio, etc. Fontana è riuscito ad osservare direttamente molti di essi, anche quando si presentava sul posto all’improvviso, senza annunciare la sua visita. Le multiformi manifestazioni sono proseguite per circa due anni, cessando momentaneamente in concomitanza di due eventi: il primo è stato la fine del sodalizio tra il proprietario e il suo socio, all’inizio sospettato ingiusta-mente di produrre artificiosamente i fenomeni fino a quando è stato accer-tato che avvenivano spesso in sua assenza, il secondo la ristrutturazione completa dello stabile.
Consapevole degli eventuali rilievi da parte dei critici, Fontana ha svolto accuratamente la sua indagine in diverse direzioni e alla fine ha potuto escludere cause fisiche  (corsi di acqua sotterranei, vibrazioni dei macchinari, transito di veicoli), errori di percezione di memoria e , come già accennato, qualsiasi frode volontaria che avrebbe coinvolto uno o più protagonisti. Per di più, ha notato in questo caso alcune connotazioni inso-lite, principalmente la completa assenza del solito adolescente al quale sovente va attribuito lo scatenamento di fenomeni e il carattere estrema-mente intelligente di alcuni di essi. In diverse occasioni, se i protagonisti gettavano dei sassi in direzione di taluni angoli della rivendita e dell’officina veri e propri punti focali, invariabilmente ritornavano indietro con violenza, come se fossero stati raccolti e scagliati una seconda volta da una mano invisibile. Ben presto questo ipotetico «agente», considerato inevitabil-mente con una certa familiarità, è stato soprannominato «Pete» e quando tre vecchie monete datate 1912 sono arrivate incomprensibilmente sul pavimento, Ann e Paul (fratello e sorella) hanno iniziato a pensare che gli eventi fossero connessi in qualche maniera con il loro padre defunto, nato appunto in quell’anno .
L’autore, che già nel 1991 aveva annunciato la ripresa dei fenomeni, dopo un periodo di calma, ha riferito nel 1992 i risultati delle sue ulteriori indagini , mettendo in risalto il carattere alquanto differente delle manifesta-zioni rispetto a quanto descritto minutamente nella prima relazione. La lista successiva, infatti, comprende l’arrivo e la disseminazione sul pavimento di grosse quantità di semenze e fertilizzanti, provenienti certamente da sacchi collocati altrove, l’improvvisa accensione e il funzionamento del motore della falciatrice, la constatazione - ogni mattina - della mutata predisposi-zione delle facce di un cubo di Rubic, la regolare comparsa di banconote (come «risposta» a ripetute richieste alla presunta «entità») e infine la constatazione, in tre occasioni, dell’«apparizione» di una figura maschile di circa dodici anni. Sembra, in effetti, che gli avvenimenti (primariamente e prevalentemente classificabili nell’ambito del poltergeist) abbiano accen-tuato i loro requisiti di «intelligenza» e «intenzionalità», assumendo quelle peculiarità (lunga durata, legati al luogo più che a una persona, componenti «visive»: apparizioni, forme fantasmatiche) che una letteratura oramai ricca ci indica come tipiche delle infestazioni. Sorge allora il dubbio che questa possa essere una qualità rinvenibile in molte occorrenze analoghe, nell’evenienza che le manifestazioni proseguano dopo uno o più momenti di interruzione e il ricercatore, oltre a esserne informato, abbia la volontà e l’opportunità di compiere ulteriori, rigorose osservazioni. È quindi possibile che ogni volta ci approssimiamo solamente alla comprensibilità del singolo episodio, con l’ulteriore conseguenza di una indeterminabile perdita di chia-rezza intrinseca alle analisi cumulative, globali, rivolte all’esame di estese collezioni di casi .
Può essere ancora notato che l’apparizione non corrisponde alle aspettative dei protagonisti e alle sembianze del genitore defunto di Ann e Paul. In ogni modo, dopo aver riesaminato tutte le spiegazioni plausibili degli eventi, considerati genuini, Fontana tende a considerare credibile l’intervento di un indipendente, invisibile e non meglio definita «fonte» esterna, dotata (almeno) di una rudimentale intelligenza indispensabile per realizzare i propri intenti e rispondere senza errori alle richieste dei testi-moni: Infine, en passant, cita una notizia di seconda mano, concernente la tragica morte di un bambino nelle immediate vicinanze dell’officina; anche se non lo dichiara esplicitamente, tale breve informazione fa parte - a pieno titolo - dell’intero mosaico della vicenda.
Le possibilità di indagare rigorosamente casi similari sono maggiori di quel che si possa reputare pregiudizialmente. Alcuni anni fa, vennero segnalati tanti strani incidenti in un edificio residenziale di New York: funzio-namento irregolare di un elevatore, movimento, caduta, rottura e scom-parsa di oggetti, strani passi uditi la notte, numerose attestazioni concer-nenti apparizioni di forme spettrali, una porta rinserrata dall’interno, etc., che i residenti ipotizzarono l’azione del fantasma di una precedente proprietaria della casa. Una facoltosa vedova, dimorante nell’attico nel quale era vissuta invalida e morta alcuni anni prima la vecchia padrona, pensò nel 1989 di decifrare finalmente tutti quei disturbi e con rara avve-dutezza pensò che ciò fosse conseguibile solamente per mezzo di una sera investigazione parapsicologica. Una équipe dell’American Society for Psychical Research, consapevole del significativo progresso metodologico apportato da Gertrude Schmeidler in relazione alle ricerche «sul campo» , predispose immediatamente una complessa indagine.
Sono stati utilizzati numerosi metodi: primariamente il coinvolgimento di due gruppi di soggetti, quattro «sensitivi» e quattro «scettici»; forniti della copia di una particolareggiata mappa dell’intero edificio eseguita da un architetto professionista, erano invitati a percorrere tutti i piani e contrasse-gnare tutti i siti nei quali credevano di «avvertire», o dedurre, la presenza di uno «spirito». Ancora, dovevano rispondere a una lista contenente 18 vere descrizioni, delle quali era stata valutata positivamente l’attendibilità e 36 false esposizioni di ciò che i testimoni avevano riportato in precedenza. Successivamente sono state seguite dai ricercatori delle comparazioni statistiche tra le «posizioni» e le descrizioni concernenti l’«attività degli spiriti» e i responsi dei soggetti partecipanti. Tra i vari metodi secondari, va menzionato l’impiego di un «Generatore di numeri casuali» (RNG) allo scopo di evidenziare eventuali fonti psicocinetiche, una camera per foto-grafie infrarosse, test proiettivi per rilevare eventuali profili diagnostici tipici delle «persone focali» scatenanti il poltergeist, prove psicometriche, etc.
Sebbene i risultati non abbiano mostrato indicazioni di alto interesse, risalta la corrispondenza tra alcune segnalazioni dei «sensitivi» e le dichia-razioni di vari testimoni . L’intera metodologia, suscettibile naturalmente di modifiche, migliorie e di conglobare a seconda delle disponibilità ulteriori procedure qualitative e quantitative, rimane a disposizione degli studiosi, utilizzabile - a nostro parere - con profitto nell’occorrenza di manifestazioni analoghe.



 

 

 

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